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Bullismo in Italia a cura di Fernando Caretta

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Bullismo in Italia a cura di Fernando Carretta

Tra i banchi di scuola, una mattina come tante, il solito branco di bulli, annoiati e frustrati, infieriscono ai danni di un compagno, uno tra i tanti, basta che sia inerme e indifeso.

Il ragazzo, stanco delle continue angherie accenna un gesto maldestro di difesa e prontamente, il docente, addetto a vigilare e impedire che si consumino tali soprusi, interviene, ma non per fermare i bulli, si accanisce invece contro la povera vittima incredula.

Lo punisce, per la disperata reazione, umiliandolo davanti ai compagni e alle autorità scolastiche, sgretolando, in lui, quel po’ di certezze che lo tengono ancorato ad una realtà in cui il bene dovrebbe trionfare sempre sul male, il tutto tra le risa e lo scherno dei bulli divertiti.

Cosa provoca il fenomeno del bullismo?

A quanti di voi è capitato, non negate.

A quel punto ci si sente soli, in dubbio di essere dalla parte giusta, devastati da l’impotenza.

No, non è la trama di un film strappa lacrime di Muccino o i passi di un libro di Federico Moccia, bensì è il dramma che si consuma ogni giorno tra le mura degli istituti scolastici.

Ti diranno che sono le solite chiacchiere da bar, durano il tempo di un caffè e poi con area di sufficienza si riprende la normale routine… ma un giorno, tuo figlio torna a casa con gli occhi rossi, una nota sul diario e ti risvegli da quel torpore.

Cerchi di capire e di comprendere le ragioni, ma ti ritrovi a scontrarti con ignoranza e omertà, le due madri di una piaga che si chiama BULLISMO.

Questo devono aver provato i genitori di Michele Ruffino ragazzo di 17 anni della provincia di Torino, vittime prima dell’ignoranza che ha portato Michele a compiere il gesto estremo e poi dell’omertà che continua a coprire i responsabili.

 

Il ruolo dei genitori

Bisognerebbe rieducare prima i genitori, 

dice la signora Maria, mamma di Michele. Una donna forte, dignitosa e determinata a trovare i colpevoli della morte di Michele e assicurarli alla giustizia.

Lei stessa ha creato l’associazione contro il BULLISMO “MIKY BOYS” dedicata a Michele.

Esistono altre associazioni contro il bullismo, come quella di Vincenzo Vetere, ex vittima, scampato allo stesso drammatico epilogo di Michele e deciso a combattere il bullismo, attraverso l’associazione chiamata ACBS Associazione Contro il Bullismo Scolastico.

Pensate da ora ai vostri figli, prima che sia troppo tardi.

Evitiamo che la storia si ripeta ancora e ancora e ancora… tra i banchi di scuola, una mattina come tante, il solito branco di bulli… 

Continuate voi. Come volete che vada a finire questa volta?

A cura di Fernando Caretta

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Giulio Strocchi è un blogger che ha fondato International Blog due anni fa. Ha deciso di fondarlo per unire le sue conoscenze del mondo degli eventi, moda e spettacolo.

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