La Camera della Moda dice si al Green Pass
Il mondo della moda non si ferma
Il virus non fa differenze, non gli interessa la classe sociale e non fa differenze tra i lavoratori, tra chi lavora in fabbrica, a scuola nelle istituzioni o negli ospedali e Carlo Capasa, Presidente della Camera Nazionale Moda Italiana e chiede al Governo, più chiarezza, regole precise per ogni tipo di settore, sia pubblico che privato che riguarda il Green Pass.
Green Pass, al momento non si parla di altro, perché sono tutti un po’ inquieti nell’uso delle nuove norme, nei luoghi chiusi ma anche nei posti aperti, al momento non ci sono linee guida sicure e quindi, il mondo della moda, come si dovrà comportare?
Il Presidente Moda Italiana è ovviamente favorevole all’uso del Green Pass prima di tutto per tutelare la salute dei suoi lavoratori, ma vuole una chiarezza sull’uso e sul modo di usare questo nuovo protocollo, chiede al Governo di non lasciare le aziende sole.
Le norme di attuazioni del Green Pass vanno definite con i sindacati secondo Carlo Capasa, un momento di totale incertezza quindi che vede anche il mondo della moda non fermo ma in una totale incognita anche perché si sono registrati problemi nell’importazione e dell’esportazione del tessuto italiano ed estero, in luoghi che hanno registrato nelle ultime settimane accelerazioni di casi e come si sa i primi ad avere avuto un forte crollo sono stati Cine ed Hong Kong ma anche il Made in Italy.
Carlo Capassa dall’inizio della pandemia non si è mai fermato ha sempre lottato per il mondo della moda collaborando anche con Confindustria moda e Altagamma per sostenere la manifattura italiana.
Di sicuro in questi due anni il mo
ndo della moda ha subito dei cambiamenti come le sfilate fatte attraverso lo streaming ed ora magari con l’uso del Green pass tutto questo può portare a dei cambiamenti positivi.
Camera nazionale moda italiana
La camera nazionale moda italiana fu fondata nel 1958 ed è la discendente del Sindacato Italiano all’Alta Moda ed ha sede a Milano ed attualmente rappresenta circa 200 aziende in vari settori, come; abbigliamento, pelletteria, calzature e accessori.
L’attività principale di cui si occupa la Camera riguarda prima di tutto l’organizzazione di eventi che si svolgono in Italia in ambito della moda ed in particolare riguarda l’organizzazione di sfilate che si svolgono di solito presso la Fiera di Milano.
Attualmente quindi il mondo della moda confida solo in una cosa, nel Green Pass anche perché la moda è uno dei settori più fortemente colpiti dalla pandemia ed infatti secondo le stime il mondo della moda ha subito un calo del 23%.
Armani si riprende dopo il crollo
Intanto a riprendersi è sicuramente Giorgio Armani con uno slancio delle vendite del 34% grazie soprattutto a Cina e Stati Uniti, ma purtroppo ancora si deve attendere ancora un anno per cancellare la crisi portata dalla Pandemia.
L’obiettivo della casa di moda Armani è tornare al periodo prima della pandemia, un obiettivo un po’ di tutti i maggiori e minori brand, con più di due miliardi di fatturato.
Le vendite Armani erano infatti diminuite del 25% ed il calo si era già registrato nel 2020 a causa ovviamente della chiusura di molti negozi di abbigliamento e attualmente Giorgio Armani, amministratore delegato del suo brand, ha dichiarato anche di voler collaborare con un’altra azienda italiana.
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